Fidelis - Castelnuovo: 6-3

E’ stato bello finché è durato.
Così si può riassumere l’intenso match giocato dalle Quade, al cospetto di una cinica Fidelis.
I ragazzi di S. Carlo hanno saputo sfruttare al meglio la panchina lunga, l’atleticità e l’agonismo di gente che, ricordiamolo, milita, per la stragrande maggioranza, in cateoria, nei rispettivi campionati di calcio a 11.
Partiamo dal risultato: il 6-3 finale non deve trarre in inganno. Il Castelnuovo conduceva per 3-2 fino a 10 minuti dalla fine.
Purtroppo le contemporanee assenze del Libo e del Gippo (infortunati) e del Bomber (squalificato) privavano i biancoverdi della possibilità di effettuare delle rotazioni, per consentire agli attori di giornata di rifiatare nei momenti nevralgici della partita.
Negli ultimi 10 minuti avveniva pertanto il tracrollo, con 2 autoreti, una punizione galeotta e una rete subita nel mischione.
Peccato quindi per il risultato finale che, per inciso, non rende giustizia, ma può comunque essere accettato con serenità.
Lo stesso, infatti, è maturato contro una formazione di qualità, che negli anni passati ha sempre lottato per il successo finale nella competizione e che non sarà coinvolta nella guerriglia urbana per non retrocedere.
Della partita contro la Fidelis dobbiamo far tesoro di come vadano gestiti i match (leggasi: ritmo forsennato), nei confronti delle formazioni che si presentano coi giocatori contati.
Ovvero: esattamente quello che non abbiamo fatto noi nel corso del precedente incontro col Passerera.
Per il resto, sulla partita di ieri, c’è poco da rimproverarsi.
I biancoverdi hanno inchiodato per ¾ di gara i più quotati avversari, giocando su ritmi bassi e puntando su un efficacissimo contropiede.
I gol subiti sono stati più frutto del poco ossigeno rimasto nelle bombolette, che non di errori individuali.
L’unico rimpianto è quello di non aver gestito al meglio qualche situazione importante nella prima metà del secondo tempo, in cui ci potevamo portare sul +2.
Faccio comunque i complimenti a tutti, compresi gli assenti che si sono presentati compatti alla Toffetti a tifare biancoverde, insieme ai soliti tifosi e dirigenti.
Menzione speciale per l’arbitro (che ha applicato la fattispecie del cartellino giallo per porto d’armi abusivo di collanine e braccialetti) e per un avversario che, disperato per la presenza del proprio allenatore, ci ha implorato di accettarlo nella nostra squadra.
Avanti Quade.